LETTERA APERTA A ITALO CUCCI

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Oggi durante la tramissione la Giostra dei gol di RAI International, il Dr. Italo Cucci ha difeso il suo amico Massimo Cellino, minimizzando le accuse che gli sono rivolte per l'affair Is Arenas.

Egregio Dr. Cucci

Oggi Lei ha "liquidato" l'arresto di Cellino definendolo un reato ambientale e dicendo che è strano che si siano accorti solo ora che la Is Arena sia stata costruita su un terreno con vincoli paesagistici, inoltre ha lodato definendola meritoria l'opera di Cellino di dra uno stadio ai tifosi Sardi.

Dr. Cucci non entro nei merito della necesità di dare uno stadio ai tifosi Sardi, però vorrei rammantarle che per me Massimo Cellino non è colpevole di nulla fino a che non sia stata emessa una sentanza da parte di un Tribunale della Repubblica Italiana, inoltre l'arresto di Massimo Cellino è sancito con parole estremamente pesati da parte de GIP che vanno oltre al semplice reato ambientale.

Detto questo per amor di cronaca, stimato Dr.Cucci vorrei farle notare la disparità di trattamento che la stampa e i media italiani riservano a seconda di chi è coinvolto in vicende di ordine giudiziario o anche solo disciplinare, quando si tratta di Juventus o di un qualsiasi tesserato della Juventus la condanna è già scritta dai giornalisti ed opinionisti ed il "mostro" è sbattuto in prima pagina, quando si tratta di altre Società il tutto viene ridimensionato, il garantismo è valido per tutti tranne che per la Juventus.

Non voglio neppure pensare che ci sia "fumus persecutionis" nei confronti della Juventus e degli Juventini, riporto solo quello che è una realtà, forse la Juventus fa vendere più copie e fa più audience che Celllino o forse le sono le linee editroiali.

Stimato Dr. Cucci Lei è tra quelli che hanno contribuito a creare quell'odioso "sentimento popolare" che nel 2006 ha distrutto la Juventus, da Lei e non solo da Lei vorrei è una maggior equità nei giudizz d aparte di Voi giornalisti "profesionisti". Nessuno detiene la Verità però tutti dovremmo usare il buon senso di riportare i fatti senza creare un "sentimento popolare" pro o contro.

E' chiedere troppo? Non credo.

Distinti saluti

Massimo Sottosanti




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